Magione | Umbria | Torre dei Lambardi
Visita guidata alla Torre dei Lambardi
Edificata tra il XII e XIII secolo dai Cavalieri Gerosolimitani costituiva una delle strutture del sistema difensivo di Pian di Carpine, l'attuale Magione.
Entrare al museo della pesca per il visitatore significa perdere la sua abituale cognizione di abitante della terra e immettersi nel mondo fluido dell'acqua.
GENNAIO - FEBBRAIO
Apertura su prenotazione
APRILE - MAGGIO - GIUGNO - SETTEMBRE
Dal giovedì alla domenica
10:00 - 13:00 | 15:00 - 18:00
Gli altri giorni aperto su prenotazione
LUGLIO - AGOSTO
Dal martedì alla domenica
10:00 - 13:00 | 16:00 - 19:30
Sabato e domenica
21:30 - 23:30
Gli altri giorni aperto su prenotazione
OTTOBRE - NOVEMBRE - DICEMBRE - MARZO
Sabato e domenica
10:00 - 13:00 | 15:00 - 18:00
Gli altri giorni aperto su prenotazione
Chiuso il 25 dicembre
Aperto nella settimana di Pasqua (dal giovedì al lunedì dell'Angelo), il 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno e 15 agosto inclusi i giorni di ponte se presenti
Se vuoi visitare il museo in giorni e orari diversi da quelli di apertura, invia una mail di richiesta a prenotazioni@sistemamuseo.it
>BIGLIETTI
GENNAIO - FEBBRAIO aperto su prenotazione
Per visite guidate e aperture straordinarie in giorni e orari diversi da quelli di apertura ordinaria scrivi una mail a prenotazioni@sistemamuseo.it
> APERTURE STRAORDINARIE
Quota fissa € 50.00 oltre il biglietto d'ingresso
€ 5.00
€ 3.00
€ 2.00
€ 1.00
> VISITE GUIDATE
Durata 1,30h
GENNAIO - FEBBRAIO solo su prenotazione
Per visite guidate e aperture straordinarie in giorni e orari diversi da quelli di apertura ordinaria scrivi una mail a prenotazioni@sistemamuseo.it
> APERTURE STRAORDINARIE
Quota fissa € 50.00 oltre il biglietto d'ingresso
€ 80.00
€ 70.000
€ 100.00
>BIGLIETTO TERRE DEL PERUGINO
Consente l'ingresso ai musei e luoghi della cultura di Città della Pieve, Corciano, Magione Paciano, Panicale e Piegaro
Valido 90 giorni
PER INFO su musei e siti inclusi
www.terredelperugino.it
€ 12.00
€ 9.00
Il Museo della Pesca e del Lago Trasimeno è situato a San Feliciano, accanto al porto nord dei pescatori.
Dal 19 luglio 1997 è stato riaperto al pubblico nella sede che un tempo ospitava il Consorzio pesca e Acquicoltura del Trasimeno. Il museo consta di un allestimento fisso e di sale dedicate a mostre di carattere temporaneo, laboratori didattici per scolaresche e gruppi, sala conferenze.
La base dell'allestimento del Museo della Pesca e del Lago Trasimeno sta nel ricchissimo patimonio di conoscenze raccolto in decenni di indagini svolte da tanti studiosi (Progetto A.L.L.I. - Università di Perugia), studenti e ricercatori che, con il contributo determinante dei pescatori-cacciatori, hanno idagato la "cultura dell'acqua", la lingua, la storia e la vita delle comunità insediate lungo le rive del lago, seguendo in particolare l'evolversi dell'attività produttiva che per molti secoli ha costituito la primaria risorsa: la pesca.
Entrare nel Museo della Pesca e del Lago Trasimeno significa per il visitatore perdere la sua abituale cognizione di abitante della terra e immettersi nel mondo fluido dell'acqua. Può seguire passo dopo passo una storia affascinante e poco nota, per comprendere la grandiosità e i messaggi che vengnono da una tradizione di regole, di consuetudini, di saperi e di saggezza.
A venti anni dal precedente progetto museale, l'allestimento è stato ripensato e arricchito sia a livello scientifico che tecnologico. Ciò ha imposto innanzuttto una nuova denominazione: "Museo della pesca e del Lago Trasimeno". I visitatori possono accedere oggi ad un ricco patrimonio di informazioni- che chiameremo "archivio generale" - consultabile attarverso dei totem touch screen dislocati nella sala espositiva. Questo archivio può essere continuamente arricchito dando al museo la possibilità di crescere e di rinnovarsi. Questa ampia sezione, che ha per titolo "Conosci il lago", precede la presentazione dello sviluppo storico della grande tradizione peschereccia del lago umbro e dei suoi passaggi chiave.
Questo insieme organizzato di materiali archeologici, etnografici, storico-archivistici e di studi dedicati, copre un periodo lunghissimo che va dal Neolitico antico ai nostri giorni, non ha uguali nelle altre zone umide del Paese.
Molto interessante e affascinante è il nuovo capitolo aperto sull'avifauna, una delle ricchezze del lago, di cui vegono presentati alcuni aspetti naturalistici e culturali. E' consultabile una ricca documentazione sulle cacce praticate in questo lago, di cui fa cenno già Trabone nel I secolo d.C. e che leggiamo in dettaglio a partire dagli autori del Quattro-Cinquecento Giannantonio Campano e Matteo dall'Isola che descrivono tecniche senza l'uso di armi da fuoco.
Di grande richiamo la rara collezione di uccelli acquatici impagliati offerta al museo da Pietro Ceroni e gli interessanti approfondimenti di Vincenzo Valente e Giovanni Moretti sui nomi dialettali di queste specie nell'areale italiano.
La presentazione dei passaggi più significativi della gestione dell'ambiente lacustre, dal sec. XIII ai nostri giorni, unisce con una specie di filo rosso l'inizio e la fine dell'allestimento. L'equilibrio tra provvedimenti di sfruttamento e tutela del lago caratterizza l'epoca comunale e buona parte di quella pontificia. Dallo scorcio del Settecento in poi si fa strada un'idea di sfruttamento strumentale di questo bene che mette in discussione l'ordine precedente. Il lago, nel corso dell'Ottocento, è visto dai possidenti come terra da conquistare e acqua per irrigare le redditizie colture cerealicole. Si riduce così l'interesse per la pesca professionale di tipo imprenditoriale. I livelli lacustri vengono abbassati drasticamente eliminando la fascia di rispetto tra le colutre e le acque con danni notevoli all'ambiente spondale e alla pesca.
Chiude l'allestimento una sezione dedicata alla pesca oggi, con Bollettino della Cooperativa Pescatori del Trasimeno, che ha sede a San Feliciano, a cui partecipano soci provenienti da Torricella, San Feliciano e Sant'Arcangelo. Qui vengono presentate le novità che la nuova gestione ha portato nel settore della trasformazione e commercializzazione del pescato e nello sviluppo di collaborazioni con analoghe realtà presenti in altri laghi italiani. Interessante anche l'iniziativa intrapresa nel settore della pesca-turismo.
AUTO
Dal raccordo autostradale Perugia-Bettolle.
Da Perugia: uscita Magione e seguire le indicazioni per San Feliciano, dopo il semaforo prendere la seconda strada a sinistra, poi a destra.
Dalla Toscana: uscita Torricella e seguire le indicazioni per San Feliciano, entrati nel paese prendere la prima strada a destra che conduce al lungolago.
BUS
Collegamento con Perugia attraverso autobus APM.